La Tari è il tributo che il contribuente corrisponde al fine di coprire i costi del servizio di raccolta, smaltimento e recupero dei rifiuti urbani.
Presupposto del tributo è il possesso, l’occupazione o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o aree scoperte a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani; di conseguenza sono ritenuti soggetti passivi della tassa dei rifiuti sono occupanti o detentori di dette superfici.
Il tributo dei rifiuti viene calcolato, per le utenze domestiche, sulla base della superficie dell'immobile occupato e in relazione al numero di occupanti del medesimo; per le utenze non domestiche si tiene solamente conto della metratura. Questi elementi vanno poi correlati alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi ed alla tipologia di attività svolte, sulla base dei criteri determinati con il regolamento di cui al D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158, nonché dalle indicazioni di cui alla deliberazione n. 443/2019 di ARERA.
I dati catastali e quelli anagrafici assumono dunque un ruolo centrale nella commisurazione della tariffa; è pertanto fondamentale che le dichiarazioni fornite dagli utenti siano complete e precise.
N.B. Le informazioni di cui sopra sono fornite più dettagliatamente sia nelle varie delibere comunali di riferimento sia nel Regolamento Tari aggiornato al 2022.